Partiamo da qui, da come di pronuncia Nùoro e da come lo pronunciano tutti i sardi, soprattutto. Perché dovete sapere infatti che soprattutto in Sardegna quasi tutti lo pronunciano Nuòro e se lo si fa notare gli interlocutori stizziti chiedono se ne siamo proprio sicuri. Per sgombrare i dubbi lo faccio spiegare a chi di lingua sarda è riferimento, Manuela Ennas:
Perché è così importante la pronuncia, penserete. Perché rappresenta il senso di ciò che siamo e come ci rapportiamo con il mondo, anche e soprattutto quando è un mondo di prossimità. Spesso siamo attenti a ciò che accade a migliaia di km di distanza e totalmente disinteressati da ciò che accade di fianco a noi.
La Cultura è ciò che ci unisce in una rete di relazioni, di valori comuni, di prospettive future, di orgoglio condiviso. Eppure negli ultimi anni non ho mai visto la Sardegna esprimere un progetto comune culturale, chiusi in recinti locali, egoismi e furbizie, spesso solo tragica ignoranza. Ricordo bene la delusione del progetto di Cagliari 2019 (Capitale Europea della Cultura) che premiò giustamente Matera. Ricordo con amarezza la chiusura di Cagliari nel suo recinto, pensando che il riflesso della sua bellezza bastasse per essere completa. Fu una concente delusione perché ero convinto che quel progetto potesse davvero rappresentare una chiave di volta nell’unire l’intera Sardegna in un processo di consapevolezza culturale condiviso. A posteriori forse lo è stato comunque, perché da quella esperienza Cagliari ha iniziato a guardare al di fuori dei confini dell’orma area metropolitana, a pensare che la Sardegna non finisca a 40 km da Cagliari e che la ricchezza culturale di Cagliari sia più completa se integrata e condivisa con il resto della Sardegna.
Per questo la pronuncia di Nùoro è così importante, perché è indice di rispetto.
E Nùoro è riuscita con questa candidatura a essere davvero espressione di un’isola, un progetto inclusivo, davvero bello, articolato, prezioso direi in tempi in cui una devastante crisi econonomica e di valori sta deprimendo sempre più persone. Un progetto che nasce in un luogo che è forse l’espressione culturale più alta della Sardegna, un luogo difficile da raggiungere ma forse per questo ancora più convintamente scelto per dei valori che meritano quella fatica. Un progetto che per la prima volta ha avuto l’adesione convinta dei sindaci ma soprattutto dei sardi che amano la Sardegna che per una volta hanno messo da parte quelle che sono le tristi invidie di campanile.
Nùoro nella mia gioventù ha rappresentato un luogo lontanissimo, quasi irrilevante nella mia imbarazzante ignoranza. Leggevo i racconti, guardavo le cronache e pensavo che quello non era un mondo che mi rappresentava, che non aveva senso conoscere. E così spesso lo pensavo di altri centri, di altri luoghi come solo un cagliaritano presuntuoso che crede di non aver bisogno di altro perché nella sua città ha già tutto.
La chiusura culturale beatamente inconsapevole fino a quando non ti rendi conto che è una vera sconfitta non conoscere, non creare connessioni, non fare in modo di essere comunità al di fuori dei comodi confini cittadini.
Questo mentre a parole si ambisce ad essere cittadini del mondo e in concreto a malapena si conosce e si sopporta la comunità di prossimità.
Colpa anche dell’approccio culturale deviato dalla percezione che i paesi e le città interne fossero destinati all’estinzione in un mondo Sardegna di città costiere se non di emigrazione, che vivere e conoscere le piccole comunità fossero solo tempo perduto in un mondo che valuta solo chi ha successo misurabile in termini economici.
La cultura dell’interno per la maggior parte delle persone era rappresentata da una visione folkloristica da sagra autunnale, spiegata da salsiccia e vino e da sterotipi retaggio del passato ormai trapassato.
Ecco, Nùoro, io ti dico grazie davvero. Perché hai scardinato per la prima volta queste polverose resistenze ad essere una regione davvero unita intorno a un progetto culturale.
Sembra poco, è tutto.
In bocca al lupo di cuore, perché meriti di vincere solo per questo.
In ogni caso, si riparte da Nùoro.
Nùoro è la candidata per la Capitale Italiana della Cultura 2020 che oggi insieme alle altre nove città concorrerà alla selezione. La scelta alle 11 in diretta streaming sarà proclamata dal Ministro Dario Franceschini.